Viversi dentro per esserci fuori

Psicologa-psicoterapeuta

Rimini
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DOMANDE COMUNI SULLA PSICOTERAPIA

12.02.2016 21:21
  1. Non posso farmi una chiacchierata con un mio amico per risolvere il problema ?

E’ importante avere amici a cui rivolgersi, comunicare le proprie difficoltà interne alle persone più vicine può essere utile; spesso si scopre che il proprio problema è anche dell'altro (o degli altri).

Spesso ci si sente subito meglio, meno soli, compresi.

Le persone quindi offrono la loro esperienza e il loro modo di affrontare le difficoltà all’amico, consigliandolo, minimizzando il problema, incoraggiandolo, ascoltandolo.

L’aiuto di un amico nei casi in cui il malessere (ansia , umore depresso, disagio generale e costante...) perduri nel tempo o dia la sensazione di "non farcela più", non può bastare. Il rivolgersi allo specialista consente di lavorare a più livelli , con le emozioni, il pensiero, il fare attraverso precise tecniche psicoterapeutiche che accompagnano la persona in un percorso di sviluppo personale.

  1. Se leggo un libro di psicologia dove danno indicazioni su come risolvere il mio problema, non è meglio?

Una buona lettura è sempre utile, bisogna tenere conto che una parte fondamentale della psicoterapia è la relazione che si instaura con il terapeuta , quello che avviene durante le sedute.

E’ come se pensassimo, in caso di patologia cardio-vascolare, di sostituire la visita cardiologica con un trattato di cardiologia. Avremmo molte informazioni ma senza l’esperienza e la conoscenza e l’osservazione del medico non potremmo avere una terapia efficace.

  1. E’ un investimento economico importante?

Dipende dalla condizione economica di ciascuno. Le sedute hanno un costo che varia dai 50€ agli 80€ a seconda del professionista. Si svolgono dalle 2 alle 4 sedute al mese , si concordano con il paziente in base alla situazione presentata. Generalmente, almeno all’inizio, è consigliata una seduta a settimana.

  1. Quanto dura una psicoterapia?

Non c’è una durata standard. Dipende dalla problematica presentata, dalla persona, dal terapeuta, le variabili sono molte. In tutti i casi la psicoterapia è un lavoro a 4 mani e l’andamento della stessa è condiviso tra terapeuta e paziente. Una buona psicoterapia non genera “dipendenza “ e non deve durare per forza anni. Il paziente è partecipe e attivo nel processo di terapia.

  1. Con cosa mi impedisco rivolgermi ad uno psicoterapeuta?

Le motivazioni sono molte: spesso la paura del giudizio degli altri, la paura di essere manipolati, la paura di scoprirsi e farsi scoprire nel proprio intimo, la paura di venire a conoscenza di qualcosa di se’ di “terribile”. L’idea di potercela fare da soli, che non è niente di ché , che bisogna prima pensare ai bambini (spesso accade che venga richiesta una consulenza per un figlio, anziché per se stessi perché prendersi cura di se’ genera sensi di colpa), la non conoscenza del lavoro dello psicoterapeuta…a volte anche la paura di stare bene (si lascia una condizione seppur di malessere ma conosciuta per andare verso un’altra , che seppur migliore è ignota).

Andare dallo psicoterapeuta significa innanzi tutto darsi il permesso di prendersi cura di se stessi, di essere liberi e di accettare di valere molto.

COME FACCIO A SCEGLIERE LO PSICOTERAPEUTA GIUSTO?

  1. Verificare se la persona con cui siamo venuti in contatto è in regola (vedi CHI E' LO PSICOTERAPEUTA?)
  2. Il "mezzo" che permette l'efficacia di uno strumento psicoterapeutico valido è la "relazione terapeutica" o "alleanza terapeutica". In altri termini è importante fidarsi del terapeuta.
  3. Quindi un buon terapeuta è colui che ha una buona preparazione tecnica e colui che per le sue caratteristiche personali percepisco come accogliente, autentico, intuitivo, attento all’ascolto e alla persona, affettivo.
  4. Non scoraggiarsi: può succedere di non incontrare il terapeuta giusto per me la prima volta, ma non generalizziamo, c’è sicuramente il professionista adatto per ognuno di noi.
  5. Come faccio a capire quindi se il terapeuta è quello giusto: se mi sento libero di esprimere le mie emozioni, se mi sento accolto e non giudicato, se sento di poter dare la mia completa fiducia al professionista che ho trovato.