Viversi dentro per esserci fuori

Psicologa-psicoterapeuta

Rimini
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SINDROME DA RIENTRO

26.02.2016 11:50

SINDROME DA RIENTRO

Tornati dalle vacanze?

Se vi sentite nervosi, affaticati, svogliati… tranquilli passerà, si tratta della “sindrome da rientro”.

In genere dura qualche giorno ed è la reazione normale del nostro organismo all’evento stressante del rientro dalla vacanze.

Ulteriori sintomi psico-fisiologici possono essere: sonno disturbato, ipersudorazione, tachicardia, facile irritabilità, problemi di alimentazione, emicrania, ansia diffusa e stress.

Tale disagio se rimane entro certi limiti spazio-temporali, può essere considerato normale, in virtù del fatto che il riprendere le proprie attività, con i conseguenti ritmi e responsabilità assai diverse dal periodo di ferie, richiede all'individuo energie sia psicologiche che fisiche di riadattamento e di riavvicinamento ad organizzazione e progettualità di stampo lavorativo (e non solo).

Gli stessi problemi possono comparire anche all’inizio delle vacanze sempre perché dobbiamo utilizzare maggiori energie per adattarci alla nuova situazione, provocando un disequilibrio organico e mentale.

Altro evento psicologico che può subentrare al rientro da un periodo di vacanza può essere una temporanea amnesia circa i molteplici schemi mentali acquisiti per gestire le varie sfere vitali. Questo a causa della fisiologica deattivazione e cancellazione da parte del cervello (wash out) di alcuni passaggi mnemonici, in concomitanza di un periodo di non utilizzo e per poter agevolare il riposo.

 

Come si può fare per prevenire o ridurre i segni della sindrome da rientro?

Viene da se’ che una ripresa della quotidianità regolare, facendo attività fisica all’aperto (aumenta le endorfine che migliorano l’umore), controllare l’alimentazione e bevendo molta acqua, aumenta le potenzialità dell’organismo per poter affrontare il nuovo adattamento.

 

A parte le cose di cui sopra che ci vengono ripetute giornalmente, ci sono altre piccole strategie che a mio avviso possono far affrontare al meglio il rientro:

  1. SORRIDERE : vale sempre , ma sorridere e ridere , anche da soli , a costo di sembrare un po’ sciocchi, è il metodo migliore per partire con il piede giusto. Ci sono molte occasioni che ci possono far sorridere, possiamo giocare a trovare il lato comico delle cose, mettere una suoneria alla sveglia divertente, sorridere senza un motivo che tanto dopo ci pensiamo…e avanti con la vostra fantasia.

  2. UN PASSO ALLA VOLTA: se è possibile integrate le attività extra lavorative un po’ alla volta, in modo da avere spazi liberi durante la giornata, se potete rientrate dalle ferie un paio di giorni prima dell’inizio del lavoro, in modo da poter riprendere il “giro” con calma.

  3. RICORDATI: una ricerca pubblicata su Psychosomatic Medicine della State University di New York ha dimostrato che il rischio di morte per qualsiasi causa per chi va in ferie almeno una volta l'anno si riduce del 29%.(non lo so se è davvero così , ma se ci crediamo affrontiamo meglio il rientro!!!);un viaggio, spiegano gli esperti della Erasmus University di Rotterdam inizia dalla pianificazione, con i livelli di serotonina, l"ormone della felicita", che iniziano a crescere già in questa fase. Se i soldi sono pochi si può provare a pianificare una "staycation” cercando cose nuove e divertenti da fare in città.

  4. DURATA: secondo una ricerca, sempre americana, i livelli di serotonina iniziano a crescere dalla pianificazione del viaggio e raggiungono il loro tempo massimo all’ottavo giorno di vacanza…quindi se si può meglio vacanze di almeno 10 giorni.

  5. INTERNET: ci sono studi che sconsigliano di staccare totalmente la spina, quindi “dimenticarsi di tutto ciò che è a casa” a causa della conseguente fatica mentale che ci vuole poi al rientro per riabituarsi. Io penso che staccare tutto (compreso whatsapp!) possa avere benefici enormi sulla nostra mente e sul nostro corpo…

  6. STACCARE: significa impegnare la mente in attività alternative a quelle che di solito vengono svolte, in modo da ridurre la fatica mentale del rientro a casa.

    QUALI BENEFICI SENZA INTERNET?

TEMPO: senza avere sempre il cellulare in mano riusciamo ad apprezzare di più ciò che abbiamo di nuovo intorno a noi. Potrebbe “addirittura “ succedere di avere del tempo in cui ci annoiamo dove riusciremmo a sentire cosa proviamo e di cosa abbiamo veramente bisogno in quel momento, senza cercarlo dentro il telefono.

CONSAPEVOLEZZA: potremmo renderci conto di quanto siamo dipendenti dai social o dalle mail, whatsapp. Google…ed approfittarne per ridimensionarci.

CREATIVITA’: possiamo sviluppare la nostra creatività, perché il cervello è più libero e continua a lavorare dandoci nuovi spunti anche per il rientro a casa.

 

In definitiva dico che le vacanze sono una risorsa da dover sfruttare , sia per chi può e gli piace viaggiare , sia per chi non può o non gli piace viaggiare... chiedo a tutti: avete mai visitato la vostra città o quella vicina da turista, con macchina fotografica e pranzo al sacco?

 

BUON DIVERTIMENTOOOOOO